La scuola che non c’è

Il mondo è cambiato. L’economia degli atomi non è più esclusiva, anzi i processi immateriali hanno reso già visibili cambiamenti profondi anche nelle nostre vite. Nuovi lavori (le occasioni sviluppate dalla rete), nuovi comportamenti (la ragnatela delle connessioni non-stop), nuovi linguaggi (le espressioni mediate dalla tecnologia) indicano la necessità di pensare anche a nuovi paradigmi……

Passate le elezioni, passata la smart city?

Nei recenti dibattiti elettorali è entrato prepotentemente il tema della smart city. A distanza di un po’ di tempo, e senza aver visto ancora qualcosa di concreto, ho come la sensazione che l’argomento sia stato buttato lì più per dimostrare di essere moderni, piuttosto che per rappresentare una reale consapevolezza di cosa voglia davvero significare……

Attorno al concetto di gratis dei social media

Una domanda che spesso sentiamo fare e che altrettanto soventemente rivolgiamo anche a noi stessi è come fanno a guadagnare (e tanto) i colossi di internet, da Google ai socialcosi. Come tutti sanno, il web 2.0 è bello e ci trasforma in protagonisti, ma soprattutto è gratis. Cerchiamo, copia-incolliamo, ci selfiamo, pubblichiamo tutto quello che……

Chiuso per Facebook

È tempo di tirare la rete, avrà pensato Mark Zuckerberg nel momento in cui ha lanciato l’ultima (in ordine di tempo) offensiva contro le aziende che pubblicizzano i loro prodotti e servizi sotto le mentite spoglie di un profilo. Prima arriva un avviso piuttosto perentorio, del tipo “if you don’t convert your profile to a……

Luogo, non luogo, fuori luogo

Mi ha sempre affascinato la definizione di non luoghi. Posti dove per definizione non albergano le forme tradizionali della socialità: supermercati, aeroporti, stazioni di servizio. Spazi antropizzati, ma privi di relazioni umane durature, destinate per converso a dissolversi nel transito o nella provvisorietà dell’atto specifico (vado a fare il pieno e non trascorro certo la serata “in……