Fare

Una mano che stringe il libro di J. D. Salinger "The Catcher in the Rye" (Il giovane Holden).

“Ad ogni modo, mi immagino sempre tutti questi ragazzi che fanno una partita in quell’immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c’è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull’orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere nel dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l’acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l’unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia”. (capitolo XXII, Il giovane Holden di J. D. Salinger)

Non esistono cose facili e cose difficili

Esistono cose che sappiamo fare e cose che non sappiamo fare. Quest’ultime sono inversamente proporzionali all’aumento della curiosità. Per quanto mi riguarda, alle scimmie gli do il giro.

Quindi, in sostanza cosa faccio?

In breve, le faccende che mi riescono meglio sono:
– la formazione sulle tecniche di comunicazione in pubblico e la realizzazione di presentazioni efficaci;
– la gestione dei profili social dei brand aziendali.

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