Le fonti, lo stile, la storia: tutto giusto! Ma oltre alla creazione dei contenuti non va trascurata l’esperienza dell’utente.
Il punto è proprio questo, cioè in che modo gli utenti “consumano” le informazioni in rete. Va detto che normalmente il lettore delle pagine web non è un tipo che guarda molto per il sottile, se con una rapida scansione non trova quello che gli interessa ha un’infinità di possibilità per andare a cercare altrove. Il tempo di un click.
La cattiva progettazione di una pagina web nasce quasi sempre dalla scarsa consapevolezza del fatto che il display non è la carta. Infatti, a differenza della lettura di un libro o di un magazine, sul web solo una percentuale bassissima (16%) legge parola per parola.
La “fatica” di leggere sul web
Le cause sono molteplici: dal maggiore affaticamento che produce la retroilluminazione rispetto alla carta stampata ai diversi contesti di fruizione dei contenuti, passando attraverso “l’irresistibile” possibilità della rete che mette a disposizione un campo d’azione pressoché infinito. Senza dimenticare che i lettori del web (quasi) mai pagano per leggere i post di un blog. Questo rende di fatto il contenuto meno prezioso o, se si vuole, più associabile alla categoria dell’usa e getta.
Già da questi primi ostacoli si capisce come i collaterali della scrittura giochino un ruolo fondamentale per il buon esito della comunicazione in rete.

Un sito è come un ufficio, più è accogliente e più ci sentiamo a nostro agio. Non solo, se dopo una rapida scansione abbiamo già trovato cosa ci interessa significa che la logistica dell’ufficio e della pagina web sono stati progettati pensando all’utente.
Come ottimizzare un contenuto per il web
Il lettore web è impaziente e già dalla prima riga vuole capire se dedicherà del tempo a qualcosa che gli interessa oppure no. È il concetto della piramide rovesciata, ovvero prima il cuore della notizia e poi i dettagli. Praticamente, l’esatto contrario di quello che ci hanno insegnato in tanti anni di scuola.
In sostanza la curiosità e la semplicità vincono:
- frasi brevi (c’è sempre del superfluo che non aggiunge nulla al significato);
- paragrafi con un solo soggetto (sono più facili da metabolizzare, soprattutto per gli utenti che approcciano la pagina come fosse una radiografia);
- forma attiva (la frase “Carlo compra il giornale” è molto più immediata e leggibile di “Il giornale è comprato da Carlo”).
Come creare contenuti scansionabili
Lo scopo, come più volte detto, è quello di mettere in bella vista i punti essenziali della pagina:
- evidenze (il grassetto, il corsivo, le virgolette sono “ancore” che hanno lo scopo di attirare l’attenzione del lettore);
- sottotitoli (spezzano il testo e lo rendono più veloce da leggere);
- elenchi puntati (sintetizzano gli elementi chiave in un formato compatto di immediata interpretazione);
- spazi bianchi (danno “respiro” alla pagina… e al lettore);
- contrasto (maggiore è la distanza cromatica fra il testo e lo sfondo e migliore è la leggibilità);
- Immagini (oltre a “spezzare” il testo, vengono elaborate più rapidamente delle parole, riducendo così i tempi di lettura.
Un esempio di testo progettato per migliorare l’esperienza utente
Si parte da un testo elaborato per la stampa:
La Riviera dell’Emilia-Romagna è ricca di parchi tematici, molti di questi noti a livello internazionale. Si tratta di attrazioni che fanno divertire tutti, grandi e piccoli. Nel 2015, queste strutture hanno impiegato oltre 2.500 addetti e accolto 3,5 milioni di visitatori. Nel dettaglio, quelli più frequentati sono stati: Mirabilandia Ravenna (1.680.000 visitatori), Aquafan Riccione (420.000 visitatori), Italia in Miniatura Rimini (330.000 visitatori), Acquario Le Navi Cattolica (280.000 visitatori), Oltremare-Imax Riccione (220.000 visitatori), Fiabilandia Rimini (165.000 visitatori), Beach Village Riccione (120.000 visitatori), Atlantica Cesenatico (95.000 visitatori), Safari Adventure Ravenna (95.000 visitatori).
Il testo, per la rappresentazione sul web, può essere semplificato e reso più conciso (riduzione del 60%):
Nel 2015, i 9 parchi tematici più frequentati della Riviera dell’Emilia-Romagna sono stati: Mirabilandia Ravenna, Aquafan Riccione, Italia in Miniatura Rimini, Acquario Le Navi Cattolica, Oltremare-Imax Riccione, Fiabilandia Rimini, Beach Village Riccione, Atlantica Cesenatico, Safari Adventure Ravenna.
Un ulteriore miglioramento consiste nell’elaborare il layout dei contenuti in chiave scansionabile:
La Riviera dell’Emilia-Romagna è ricca di parchi tematici, molti di questi noti a livello internazionale. Nel 2015, quelli più popolari sono stati:
Mirabilandia Ravenna (1.680.000 visitatori)
Aquafan Riccione (420.000 visitatori)
Italia in Miniatura Rimini (330.000 visitatori)
Acquario Le Navi Cattolica (280.000 visitatori)
Oltremare-Imax Riccione (220.000 visitatori)
Fiabilandia Rimini (165.000 visitatori)
Beach Village Riccione (120.000 visitatori)
Atlantica Cesenatico (95.000 visitatori)
Per concludere con una versione ancora più pulita:
Nel 2015, i parchi tematici più visitati della Riviera dell’Emilia-Romagna sono stati:
Mirabilandia Ravenna
Aquafan Riccione
Italia in Miniatura Rimini
Acquario Le Navi Cattolica
Oltremare-Imax Riccione
Fiabilandia Rimini
Beach Village Riccione
Atlantica Cesenatico
Safari Adventure Ravenna
Come si può notare, c’è l’informazione essenziale (né più, né meno) buona per intercettare la gran parte dei lettori. Quelli maggiormente interessati all’argomento troveranno nel resto della pagina tutti gli approfondimenti (es. il numero degli addetti e dei visitatori).

