Il disco è sempre quello, più o meno rotto. A ogni transizione dall’anno vecchio a quello nuovo, facciamo grandi propositi di cambiamento. Ma cambiare rispetto a cosa?
La parola cambiamento ci affascina e, al tempo stesso, ci spaventa a morte. Cresciamo con la paura di mettere costantemente a repentaglio la nostra tranquilla zona di comfort, ma le sirene di Ulisse ci ammaliano e veniamo attirati dall’ignoto che sta oltre il nostro status quo.
Il misto di curiosità e paura è incastonato dentro la parola cambiamento che, non nascondiamocelo, è sempre causa di stress. Ciò si verifica anche quando la trasformazione dà luogo, almeno nelle intenzioni, a qualcosa di positivo o addirittura desiderabile.
Quando decidiamo di trascorrere le vacanze di Natale con tutte le persone a noi care, quando finalmente possiamo permetterci di acquistare il computer dei nostri sogni, quando fissiamo il primo appuntamento con la persona del cuore, ci ritroviamo sempre a combattere con lo stress. E sappiamo che dosi massicce di stress sconfinano in comportamenti spesso negativi e assai poco gestibili.
Houston, questa volta il problema lo possiamo risolvere da soli e alla svelta. Come? Semplice, cancelliamo la parola cambiamento e sostituiamola con la parola miglioramento.
Dal cambiamento al miglioramento
Cambiare ha due gradi di separazione (si può cambiare in meglio, ma anche in peggio), mentre migliorare dispone di una sola direzione (anche se di poco, si può solo migliorare). Per dirla in termini matematici, il cambiamento è una variabile, il miglioramento è una costante.
La dimostrazione? Eccola:
“Questa campagna Facebook cambierà i vostri risultati in termini di marketing”. Come li cambierà? In meglio o in peggio?
“Questa campagna Facebook migliorerà i vostri risultati in termini di marketing”. In questo caso, non c’è spazio per nessun tipo di equivoco. Poco o tanto, i risultati miglioreranno e basta.
Ricapitolando
La parola cambiamento si avvicina molto al significato dell’incertezza, ovvero uno stato che ci mette a disagio e ci turba. Al contrario tutti siamo attratti dalla parola miglioramento.
Quindi, eliminiamo dal nostro vocabolario ciò che ci trasmette inquietudine e mettiamo invece in evidenza quello che effettivamente vogliamo. Migliorare ed essere migliori di ciò che siamo in questo momento. E in tutti momenti.