È Natale… rumoroso, silenzioso e surreale quanto basta

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Albero di Natale con fiocco

I bambini di una volta non ci sono più. Invece, lui c’è ancora. Ormai, quasi a sua insaputa, Babbo Natale si limita a governare le renne, fra un e-shop e l’altro. Da quest’anno c’è la fibra anche qui, quel tanto di velocità in più per fare arrivare in orario la slitta del corriere espresso.

È tutto istantaneo, tutto oltre misura e tutto subito… prima ancora di pensare a crescere. I regali sono già stati visti in un milione di vetrine, alla distanza di un click l’una dall’altra.

Il rumore della sorpresa da spacchettare è roba d’altri tempi, ricordi di quando quel suono lo immaginavamo da mesi prima e, spesso, lo dovevamo rimandare all’anno dopo. E a quello dopo ancora.

Vallo a spiegare che si festeggiava con l’acqua del rubinetto e l’Idrolitina, perché almeno il rumore sordo dello stappo poteva apparire identico a quello degli altri che brindavano con lo spumante. Solo un rumore, ma bastava.

Natale, quella volta

Di quella volta, ci sono rimasti appiccicati addosso l’odore dei mandarini (che strano effetto annusarlo nell’abbondanza di oggi), gli sguardi dei grandi fra di loro e quelli fra di noi, poi alcune parole. Nemmeno parole intere, forse più dei pezzi o, meglio, solo il suono di alcune lettere.

La zeta che con quella sua aria fintamente accademica monopolizzava tutte le esse per farci apparire più colti quando venivano i parenti, la ti e la erre come lo sferragliare della vivida locomotiva del trenino che anche quell’anno nessuno ci aveva regalato, la ci preludio della parola carezza impigliata nelle mani di nostra mamma, sssh… e poi il silenzio. Un silenzio pieno, perché c’eravamo ancora tutti.

“L’anno prossimo andrà meglio. Sì, andrà meglio…”. A pensarci adesso, andava già bene così.

Buon Natale!

Sommario
È Natale… rumoroso, silenzioso e surreale quanto basta
Titolo
È Natale… rumoroso, silenzioso e surreale quanto basta
Descrizione
La festa più "calda" dell'anno non è più la stessa di quando eravamo bambini. Solo ricordi, ma quel tempo di ieri è il più bel regalo di oggi.
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Sergio Gridelli Blog
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Di Sergio Gridelli

Sono nato e vivo a Savignano sul Rubicone (FC), una piccola città della Romagna attraversata dal fiume che segnò i destini di Roma. PERCHÉ LO FACCIO Ho sempre pensato che l’impronta di ciascuno di noi dipenda da un miscuglio di personalità e di tecnica. Se questi due ingredienti sono in equilibrio nasce uno stile di comunicazione unico, subito riconoscibile fra tutti gli altri. Perché in un mondo tutto marrone, una Mucca Viola si vede eccome! COME LO FACCIO Aiuto le persone a trovare le motivazioni che le rendono uniche. Non vendo il pane, vendo il lievito. COSA FACCIO Mi occupo di comunicazione aziendale e della elaborazione di contenuti per il web. Curo i profili social di aziende e professionisti. Tengo corsi sulla comunicazione interpersonale, il public speaking, il marketing digitale e su come realizzare presentazioni multimediali efficaci.

2 commenti

  1. Adesso i regali li aprono prima di Natale quando se li scambiano a scuola o a danza. Non si aspetta più la mezzanotte dopo la Messa per chi ci andava o la mattina con gli occhi ancora assonnati ma già spalancati…. ma sotto al nostro albero anche quei pacchettino già ricevuti sono ancora tutti chiusi perché lo stupore della sorpresa duri il più possibile negli occhi di mia figlia. Buon Natale

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