Nel web tutto cambia molto velocemente. Solo qualche anno fa, avere un sito (anche vuoto) significava essere moderni o, almeno, al passo con il progresso. Di questi tempi, alla stessa maniera, un’azienda che non sfoggia la effe in campo azzurro in tutti i suoi strumenti di comunicazione è “fuori dal mondo”.
Tuttavia, oggi come allora, la tecnica (ovvero, ciò che fa stare su la “baracca”) a un certo punto va a sbattere contro il muro di “…e adesso cosa ci scriviamo dentro?”. La difficoltà di elaborare contenuti presenta il suo conto, sia che si tratti di un blog o di una pagina social.
Dando per scontato (ma forse sarebbe meglio di no) che il lessico non difetti, almeno sotto il profilo grammaticale, la comunicazione digitale, al pari della sua gemella analogica, ha sempre l’obiettivo di catturare l’attenzione. Naturalmente, con le difficoltà aggiuntive imposte dalla istantaneità dello strumento, nonché dal flusso pressoché infinito delle informazioni.
Al netto del colpo di genio creativo (“Fare la pipì sul magazine di Ikea ti può cambiare la vita”), alcuni schemi di riferimento possono davvero migliorare l’efficacia di un post.
Hai un problema? Ecco la soluzione
Invariabilmente, l’attenzione viene sempre catturata da qualcosa che promette la soluzione di un nostro problema. Non importa la “grandezza” del problema (comprare un’auto nuova, saperne di più sul cibo biologico, scegliere il film da andare a vedere, etc…), ciò che conta è colpire il “punto di dolore” delle persone.
Quando fai un acquisto online, la merce la vorresti subito (problema). Aspettare la consegna per giorni, a volte per settimane, ti irrita (esaltazione del problema). Con la nostra nuova piattaforma logistica, che ottimizza i tempi di transito da un vettore all’altro, siamo in grado di recapitare la merce in giornata. Bye bye inutili attese (soluzione).
Non puoi immaginare cosa è successo dopo
Avete mai avvertito una specie di prurito nel cervello tutte le volte che si verifica un vuoto cognitivo fra quello che sapete e quello che vorreste sapere? Succede a tutti e dipende da come sono cablati i nostri stati intellettivi.
In sostanza, siamo sempre ossessionati dal voler chiudere la storia, qualsiasi storia. Allora, andiamo immediatamente alla ricerca di risposte e di finali soddisfacenti.
Perché molti regali di Natale acquistati online vengono consegnati dopo le feste? (si apre la storia). Quello che abbiamo scoperto con la nostra indagine sui customer care vi sorprenderà! (si soddisfa il bisogno di chiuderla).
Non ti piace? Ecco come potrebbe essere
Tutti abbiamo qualcosa di cui lamentarci o che non ci va a genio. Mettere davanti allo specchio quello che non va e farlo riflettere su come potrebbe migliorare, è la tecnica del cosiddetto “prima e dopo”. In mezzo, ovviamente, c’è il collegamento operato dalla soluzione, ma questa viene svelata solo alla fine.
Tempi di attesa biblici per parlare con gli operatori del customer care? (quello che non ci piace). Ora, immagina di avere la risposta che desideri in un minuto (ciò che ci piacerebbe). Fantascienza? No, è il nostro nuovo programma SpeedCall (la soluzione).
A me gli occhi, ma senza trucchi
Si sa, le timeline, specie sui dispositivi mobili, si scorrono alla velocità della luce (più verità che metafora). Facciamoci caso, quando arrestiamo il pollice o la rotellina del mouse? Nel momento esatto in cui un’immagine accattivante o un titolo ammiccante ci catturano.
Tutto quello che compri te lo consegniamo entro due ore (cattura dell’attenzione). A volte anche prima (maggiori dettagli che incuriosiscono) e il bello è che non facciamo pagare le spese di spedizione (aumenta il desiderio di scoprire di più). Iscriviti oggi stesso (invito all’azione).
Questo post .. “ difficilotto” ange per uno intelligente come me ! 😉
e la pubblicità che hai scritto dellIkea non l’ho capita .. era un video spot ?
Comunque sempre un piacere leggere i tuoi post !
A presto
Fabio