Verso la scomparsa del presente

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Può un numero infinito di scimmie, che per un tempo infinito battono contemporaneamente i tasti di un computer, riuscire un giorno a scrivere la Divina Commedia? Difficile, ma teoricamente non impossibile.

Si tratta dell’accettazione implicita dell’esistenza del tempo o, per dirla in altri termini, di realtà “finite” che si espandono, si contraggono, si ricostituiscono, senza soluzione di continuità.

Ma allora, possiamo immaginare il tempo come una particella che ingloba il passato, il presente e il futuro? Di certo, sarebbe una modalità affascinante, ma dovremmo riuscire per lo meno a misurare il presente e sappiamo quanto questo sia istantaneo.

Quant’è la quantità di tempo equivalente a ciò che noi chiamiamo presente? Lo sperimentiamo, quindi dovrà pur avere delle metriche (come si dice oggi) misurabili?

Se già le cose erano complicate nelle società “semplici”, oggi la complessità ha di fatto accelerato i “momenti” e confuso ulteriormente l’analisi. Un disagio interpretativo dal quale se ne esce solo grazie a un esercizio cognitivo. Il passato lo conserviamo nel presente della memoria (ricordiamo qui ed ora cosa abbiamo fatto), il presente esiste in quanto “attenzione al presente” (l’attimo fuggente), il futuro è l’attesa che viene attualizzata dal presente.

Gira e frulla, è la nostra coscienza che ci permette di “leggere” lo svolgersi degli eventi attraverso l’unico “strumento” a disposizione: il presente. Un’entità inafferrabile, ma che nonostante ciò ci dà la cifra della nostra esistenza.

In un mondo dove l’edonismo sembra essere esclusivamente generato dalle “sostanze atomiche” (il possesso e l’ostentazione delle cose), il presente che non ha una massa, ma solo un peso specifico direttamente proporzionale al pensiero, è andato via via ad affievolirsi, fino a scomparire quasi del tutto.

Senza presente non abbiamo più la cognizione dei nostri limiti spaziali e biofisici, perché ci viene a mancare il senso del nostro passato e quello di una possibile costruzione del futuro. Invece, come se niente fosse, stiamo danzando nel salone del Titanic, con l’inconsapevolezza di stare per attraversare la linea critica del tempo presente.

Nel momento in cui la transizione sarà definitiva, e pertanto irreversibile, anche il passato perderà importanza e tutto potrà essere giustificato come il prezzo da pagare per vivere nel futuro. Se sarà così, le dicotomie contro il cui superamento si è lottato per secoli (nobiltà e povertà, signoria e servitù, potere e schiavitù), verranno accolte come teorie, addirittura giustificabili scientificamente e geneticamente.

La scomparsa del presente significa perdere la capacità tutta umana di considerare umana ogni azione, situazione, interazione.

A questo punto, la domanda da farsi non è più quanto dura il presente, ma considerarlo come una specie di infinitesimale frammento temporale che nella nostra testa dà origine al movimento del pensiero, della riflessione, dell’impulso a migliorare le cose.

È il presente che ci fa capire la direzione della corrente, e mentre la comprendiamo nasce la consapevolezza di chi siamo.

Foto di Alistair MacRobert

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Verso la scomparsa del presente
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Verso la scomparsa del presente
Descrizione
Tutti conosciamo la natura familiare e intima del tempo, compresa la sua continua sfida nel demistificare la sua stessa percezione.
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Sergio Gridelli Blog
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Di Sergio Gridelli

Sono nato e vivo a Savignano sul Rubicone (FC), una piccola città della Romagna attraversata dal fiume che segnò i destini di Roma. PERCHÉ LO FACCIO Ho sempre pensato che l’impronta di ciascuno di noi dipenda da un miscuglio di personalità e di tecnica. Se questi due ingredienti sono in equilibrio nasce uno stile di comunicazione unico, subito riconoscibile fra tutti gli altri. Perché in un mondo tutto marrone, una Mucca Viola si vede eccome! COME LO FACCIO Aiuto le persone a trovare le motivazioni che le rendono uniche. Non vendo il pane, vendo il lievito. COSA FACCIO Mi occupo di comunicazione aziendale e della elaborazione di contenuti per il web. Curo i profili social di aziende e professionisti. Tengo corsi sulla comunicazione interpersonale, il public speaking, il marketing digitale e su come realizzare presentazioni multimediali efficaci.

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