Le idee migliori sono soprattutto delle belle storie

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Lo ammetto, il termine startup mi piace più di “nuova impresa”. Come dire, ci vedo dentro la velocità, la leggerezza, la semplificazione e, di conseguenza, anche la messa in conto di fallire. Insomma, già nel nome c’è la trasformazione dei problemi in sfide, con tutto quello che ciò comporta.

Tutto bene, se non fosse che nell’approccio strategico delle startup molto spesso manca una narrazione. Ovvero, il racconto delle persone.

Siamo cablati per le storie. Tuttavia, sembra che ce ne dimentichiamo quando “ci mettiamo all’opera” su un’idea, un progetto, un piano di lavoro. Invece, e non esagero, le persone (comprese quelle che investono nelle startup) vengono ispirate più dalle conversazioni appassionate che dalle caratteristiche tecniche del servizio o del prodotto.

Lo schema di riferimento è sempre uguale in ogni ambito o settore:

  • cosa stiamo cercando di risolvere
  • come lo risolviamo
  • il nostro vantaggio rispetto ai concorrenti (qualcuno che fa già quelle stesse cose c’è sempre)

Lo storytelling è parte della progettazione

Tutte le startup hanno storie potenti, ma molte le lasciano chiuse nei cassetti. Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, si concentrano esclusivamente sul prodotto/servizio che stanno creando.

Così, dall’ideazione al prototipo, è solo una “storia” di calcoli e business plan che entusiasmano (si fa per dire) solo quelli direttamente coinvolti nell’avventura.

Di contro, quanto sarebbe molto più interessante esordire fin da subito con il “backstage” che, per motivi a volte anche assurdi, ha fatto incontrare i fautori della startup?

Un’idea con un cuore

Indipendentemente dal tasso tecnologico dell’idea, le persone amano interagire con altre persone e non con circuiti digitali o, peggio, con un foglio di calcolo.

Tutte le relazioni umane iniziano con ciò che le persone sono. Poi, solo dopo, si passa a considerare quello che fanno e il risultato del loro agire.

Ormai da diverso tempo si parla di “umanizzazione del marchio”, e al di là di alcune rappresentazioni di pura facciata, il senso è proprio quello di rispondere a una sfilza di domande: “Perché lo stai facendo?”, “Perché ci credi?”, “Perché vuoi fare la differenza nel tuo pezzo di mondo?”.

Costruire una storia collettiva

Ogni innovazione cerca di dare una risposta a qualcosa di ancora irrisolto. Se la realizzazione della ruota la si deve a un inventore, di certo dobbiamo ringraziare un innovatore per aver aggiunto le altre tre.

I nostri destini sono più simili di quello che possiamo pensare, e proprio per questo diventa strategico uno storytelling che, partendo dall’individuazione di un problema significativo, si trasforma nella narrazione di uno scopo condiviso. Una tensione dialettica che mette a confronto gli startupper e il pubblico dei potenziali clienti, in un processo virtuoso di autentica co-creazione.

Un discorso che si possa ricordare e ripetere

È ormai chiaro che una bella storia aumenta il valore dell’idea prima e del prodotto/servizio dopo, perché alla fine della fiera sono sempre le parole che vendono.

Va da sé che il messaggio deve essere il più possibile essenziale affinché il potenziale investitore possa soprattutto ricordare le sensazioni che ha provato. In sostanza, il punto va tenuto sulle connessioni emotive, evitando montagne di dettagli tecnici.

Tutte le più grandi imprese sono passate attraverso molti fallimenti (ammetterlo significa dimostrare di essere autentici) e, soprattutto, il coraggio di osare. Cioè, il tracciare nuove piste in quel deserto dove la maggioranza si è limitata a seguire i percorsi già battuti.

Il racconto del Cavallo di Troia e la vicenda degli elefanti di Annibale che valicano le Alpi hanno attraversato i secoli perché si muovevano entrambe al di fuori del pensiero convenzionale. È sempre la deviazione dalla norma attesa che si trasforma in memoria e in racconto. E ancora oggi, i meccanismi sono sempre gli stessi.

Sommario
Le idee migliori sono soprattutto delle belle storie
Titolo
Le idee migliori sono soprattutto delle belle storie
Descrizione
Le startup sono fabbriche di innovazioni. Purtroppo, molte di queste si concentrano solo sulla tecnica, dimenticandosi di raccontare la storia.
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Sergio Gridelli Blog
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Di Sergio Gridelli

Sono nato e vivo a Savignano sul Rubicone (FC), una piccola città della Romagna attraversata dal fiume che segnò i destini di Roma. PERCHÉ LO FACCIO Ho sempre pensato che l’impronta di ciascuno di noi dipenda da un miscuglio di personalità e di tecnica. Se questi due ingredienti sono in equilibrio nasce uno stile di comunicazione unico, subito riconoscibile fra tutti gli altri. Perché in un mondo tutto marrone, una Mucca Viola si vede eccome! COME LO FACCIO Aiuto le persone a trovare le motivazioni che le rendono uniche. Non vendo il pane, vendo il lievito. COSA FACCIO Mi occupo di comunicazione aziendale e della elaborazione di contenuti per il web. Curo i profili social di aziende e professionisti. Tengo corsi sulla comunicazione interpersonale, il public speaking, il marketing digitale e su come realizzare presentazioni multimediali efficaci.

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