Prestazioni fuori orario

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Un uomo stressato con la cravatta sopra la faccia.

Ha fatto carriera”, è una di quelle affermazioni che mi ha sempre lasciato in bocca un retrogusto amaro.

Cosa significa “fare carriera”? Nel senso comune, si intende sicuramente il progredire nella vita professionale, anche con “certe prestazioni fuori orario” (Pierangelo Bertoli, A muso duro, 1979). Che poi, se per vent’anni arrivi sistematicamente a casa dal lavoro alle dieci di sera, gli unici a ricordarselo saranno solo i tuoi figli. E purtroppo, il prezzo sacrificato sull’altare della cosiddetta “carriera” lo si scopre quando ormai è troppo tardi.

Traguardando la questione da un altro punto di vista, spopola (non da oggi) un altro tipo di filosofia, di certo un po’ più zen: “Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita” (Confucio).

Ora, se ciò che amo follemente è recitare degli haiku andando in bicicletta all’alba, avrò buone possibilità di finire povero in canna se proverò a farne un lavoro tout court o, come si diceva, una carriera. Per altri versi, potrei inventarmi una narrazione pop, ma la mia sopravvivenza sarebbe esclusivamente garantita dalla dote di famiglia. Negli anni ne ho conosciuti tantissimi di questi “alternativi” che sbandieravano la loro elettrizzante carriera.

Tuttavia, il mantra di seguire le proprie passioni può anche trasformarsi in un prodigioso invito a scommettere su noi stessi. “Investire” il proprio tempo in percorsi inesplorati, crea nuove e inedite dimensioni di noi che, per effetto delle più disparate connessioni fra i vari frammenti della conoscenza, ci rendono persone migliori o, per dirla in altri termini, maggiormente in equilibrio. E non è forse questo il più autentico “profumo della vita”?

La mela è il dettaglio originale

Per quanto il modello di business di Apple sia lontano anni luce dalla mia visione del mondo, devo riconoscere come il colosso di Cupertino sia riuscito ad amalgamare il bello con il funzionale, l’estetica con la potenza, lo stile con il pensiero (Think different!).

Nel mio piccolo, ho sempre creduto che il piacere di scrivere sarebbe stato un investimento a lungo (lunghissimo?) termine. Ovviamente, non sono mancati i momenti in cui tutto mi appariva privo di significato (qual è lo scopo effettivo di scrivere sul blog?) e perfino controproducente. Poi, è arrivato il giorno in cui tutti i puntini si sono collegati fra loro e ho scoperto come quella slide “che spacca” fosse anche il risultato della ricerca ossessiva della frase migliore da infilare in un mio post tutto sommato insignificante.

È sempre una questione di attenzione ai dettagli, “attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato” (Franco Arminio, Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra, 2017), perché la curiosità crea alchimie cognitive inattese.

Se le “carriere” hanno sempre snobbato il “dettaglio” dei rapporti umani, oggi se la devono vedere con un nuovo competitor: l’intelligenza artificiale.

A fronte della riduzione dei costi di produzione della maggior parte di beni e servizi, dovrà necessariamente aumentare il valore delle relazioni. Cioè, se con l’IA tutti (o quasi) possiamo capire come realizzare un software, scrivere un documento legale, elaborare un’immagine tridimensionale, adesso la sfida si è spostata su un altro terreno, ovvero ritornare a capire la cosa più difficile di tutte: le persone.

Così, la nostra vera carriera sarà solo quella che riuscirà a darci risposte alle domande che torneranno a essere fondamentali: “Sto vivendo nel modo che voglio?”, “Sto realizzando quelle cose così preziose da non essere cose?”, “Sto costruendo relazioni di valore con le persone che mi circondano?”.

Foto da Gratisography

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Prestazioni fuori orario
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Prestazioni fuori orario
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“Fare carriera” può essere un percorso gratificante, ma è importante avere consapevolezza degli effetti collaterali che può generare.
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Sergio Gridelli Blog
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Categorie: Coaching

Di Sergio Gridelli

Sono nato e vivo a Savignano sul Rubicone (FC), una piccola città della Romagna attraversata dal fiume che segnò i destini di Roma. PERCHÉ LO FACCIO Ho sempre pensato che l’impronta di ciascuno di noi dipenda da un miscuglio di personalità e di tecnica. Se questi due ingredienti sono in equilibrio nasce uno stile di comunicazione unico, subito riconoscibile fra tutti gli altri. Perché in un mondo tutto marrone, una Mucca Viola si vede eccome! COME LO FACCIO Aiuto le persone a trovare le motivazioni che le rendono uniche. Non vendo il pane, vendo il lievito. COSA FACCIO Mi occupo di comunicazione aziendale e della elaborazione di contenuti per il web. Curo i profili social di aziende e professionisti. Tengo corsi sulla comunicazione interpersonale, il public speaking, il marketing digitale e su come realizzare presentazioni multimediali efficaci.

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