Nell’impropria terminologia bellica che viene associata a questo periodo di emergenza (“siamo in guerra”, “sacche di resistenza”, “prima linea”), c’è anche l’infelice espressione “prigionieri in casa”. In sostanza, la nostra abitazione, da sempre considerata la “protezione” per eccellenza, si trasforma di colpo in una “costrizione” insopportabile. Con le parole costruiamo il mondo, diamo un senso……