La pagina About me è con ogni probabilità la sezione del sito o del blog più letta. È qui che i visitatori si fanno l’idea, oppure no, di essere nel posto giusto. Va da sé che l’incipit stereotipato della “azienda leader di mercato”, in un mondo dove tutti dicono di essere i primi, non convince più nessuno.
Scrivere qualcosa sul proprio conto (aziendale o personale) comporta senza dubbio delle difficoltà, non fosse altro per quel lavoro di auto-valutazione che spesso eludiamo in favore dei più agevoli giudizi sugli altri.
Ovviamente, tutta l’indagine su “chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo” non ha niente a che fare con l’egocentrismo fine a se stesso, ma diventa il presupposto essenziale per trasferire sul visitatore/lettore la nostra motivazione, la nostra ispirazione, il nostro amore per il lavoro che abbiamo scelto.
Tutto questo ha un nome: personalità. Quante volte ci è capitato di farci una certa opinione dal chi siamo e poi vederla sbriciolarsi istantaneamente al primo incontro offline?
Siamo tipi spiritosi o seriosi professionisti? Prima regola, il tono da utilizzare nella stesura dell’about me deve sempre cercare di ricalcare la nostra indole effettiva.
Come si può intuire, non esiste una metodologia universale per l’about me infallibile. Se così fosse, tutte le voci chi siamo o chi sono apparirebbero “perfette”, con il risultato che nessuna lo sarebbe davvero.
Pur tuttavia, sarebbe una buona cosa attenersi a una struttura cardine per fissare i passaggi fondamentali e rendere il più efficace possibile questa parte del sito.
La calamita
Nella prima riga è celato il meccanismo magnetico che cattura il lettore (o il potenziale cliente). L’attacco iniziale può essere audace (“Che ci fai qui?”), scioccante (“Quello che sto per dirti non ti piacerà…”), emotivo (“Fermati, ascolta il battito del tuo cuore…”), in ogni caso deve subito mettere al bando quel “no, grazie!” che spesso si impadronisce del lettore quando avverte di non essere sufficientemente coinvolto.
L’anima
Se abbiamo un sito aziendale o un blog è perché vogliamo far sapere agli altri delle cose. Contrariamente a quello che possiamo pensare, chi ci legge è poco interessato a conoscere le caratteristiche di quello che facciamo (se è arrivato fin lì, probabilmente lo sa già), ma è più desideroso di conoscere il motivo per cui lo facciamo.
Quindi, non è tanto una questione di specifiche tecniche, quanto della capacità di far risaltare la nostra anima cristallizzata dentro il prodotto o il servizio. Così: “La passione è quella cosa che non mi fa dormire fino a quando la ricerca della perfezione non coincide con il mio stile di vita”.
L’anteprima
“Ok, mi hai convinto! Ma cosa trovo dentro il blog?”. È una domanda legittima, specie se nella stesura dell’about me ci siamo fatti prendere la mano da un eccesso di scrittura emotiva. Un piccolo assaggio della struttura editoriale del sito può essere utile per fidelizzare ulteriormente il visitatore.
Ecco subito un esempio: “Il marketing digitale è il tuo ambito d’interesse? Ogni settimana propongo (o proponiamo) la presentazione di una case history per approfondire e risolvere le questioni più controverse del settore”.
L’expertise
È arrivato il momento della credibilità. Il lettore va rassicurato sulla fondatezza di quello che abbiamo enunciato. Per questo, senza cadere nella stucchevole trappola dell’humblebrag, è buona cosa elencare i titoli (laurea, master, attestati), ma soprattutto le prove della nostra specializzazione (esempi di casi risolti, relazioni significative, attenzione da parte dei media).
La storia siamo noi
Raccontare qualcosa sui nostri interessi personali (quindi, altro rispetto alle peculiarità professionali) è la via più semplice e convincente per aggiungere un tocco di intima umanità. Ricordate, i mercati sono conversazioni.
Quello che ci piace fare nel tempo libero (definizione piuttosto bizzarra per chi si occupa di digitale a qualsiasi livello) strizza l’occhio all’empatia degli interlocutori. Ci piacciono le persone che condividono le nostre stesse passioni, quindi perché non giocarsi anche questa carta?