Fai un corso di formazione? Convincimi a parteciparvi

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Fede nuziale

Siamo letteralmente inondati da corsi di formazione di tutti i tipi, per tutti i gusti e… per tutte le tasche. Pertanto, la questione non è quella di trovarne uno, ma quale scegliere.

Quindi, come fai a convincere il potenziale corsista a decidere di iscriversi proprio al tuo supermegagalattico e imperdibile corso?

A parità di budget per la promozione, è possibile “lavorare” sulle parole per aumentare il tasso di conversione e di conseguenza il numero delle iscrizioni?

Intanto, iniziamo da una constatazione piuttosto oggettiva: le persone leggono poco o, nella migliore delle ipotesi, vengono attratte solo da ciò che cattura istantaneamente il loro interesse. Ciò significa che l’80% si fermerà al titolo e solo la restante parte approfondirà i contenuti del programma (Pareto docet).

Vendi vantaggi, non caratteristiche

Vendere un corso non è molto diverso dal “piazzare” un barattolo di salsa al pomodoro. Le persone non acquistano prodotti (e un corso lo è), ma che cosa il prodotto riuscirà a fare per loro.

Va da sé che il freddo elenco degli argomenti trattati nel corso, la “stupenda” location ed eventualmente la presenza del “ricco” coffee break, da soli fanno fatica ad accendere l’irrefrenabile voglia di iscriversi. È molto meglio mettere immediatamente in evidenza il beneficio che trarranno i partecipanti.

“Iscriviti subito al nostro corso SEO” è un richiamo che di certo non fa intasare il centralino. Sulla stessa lunghezza d’onda si posiziona anche un annuncio come “La SEO spiegata dai 5 migliori esperti del settore”. Perché mai dovrebbe interessarmi l’expertise dei relatori?

Il messaggio più potente è quello che promette un vantaggio emotivo. Tutte le persone comprano emozioni e solo in un secondo tempo si preoccupano di trovare una risposta razionale a giustificazione del loro acquisto.

“Portati a casa 11 tecniche segrete per posizionare il tuo sito al primo posto sui motori di ricerca” è un promo che parla direttamente ai potenziali partecipanti. In una frase è condensata la ragione per aderire al corso.

La chiave di tutto è una parola… chiave

Se molte persone cercano la diagnosi per i loro malanni su Google, figuriamoci se non utilizzano il motore di ricerca per trovare informazioni, eventi e, ovviamente, corsi. Il punto è proprio questo: come farsi trovare?

Ovviamente, l’obiettivo primario è piazzarsi in cima a Google quando le persone cercano il nome preciso del corso. Se il titolo è “SEO segreta, il corso che mancava”, una ricerca mirata deve restituirmi esattamente quello che mi aspetto di trovare.

Secondariamente, dovrò anche intercettare ricerche affini o correlate all’argomento del corso. Nella fattispecie, parole chiave come Primi su Google, Come fare SEO, Corsi SEO e altre ancora più specifiche che lavorano sulla coda lunga, rappresentano la soglia minima per “farsi vedere”.

La ricerca delle parole più performanti è un lavoro (sì, un lavoro) complesso e impegnativo i cui frutti si vedono nel medio-lungo periodo. Quindi, è una pia illusione pensare di ottenere visibilità già dal giorno dopo.

La mail è morta, viva la mail

La messaggeria istantanea doveva seppellire la “vecchia” posta elettronica, invece eccola ancora qua, viva e vegeta più che mai.

Tuttavia, la persistenza temporale dello strumento non è di per sé un indice di efficienza. Perché una mail venga aperta deve avere un oggetto degno di questo nome: accattivante, irresistibile, vantaggioso.

Il contenuto informativo dell’oggetto risponde ai criteri della cosiddetta piramide rovesciata, ovvero prima la concretezza delle conclusioni, poi gli eventuali approfondimenti. Praticamente, l’esatto contrario di quello che ci hanno insegnato in tanti anni di scuola: premessa, svolgimento dei contenuti, risultato finale.

“SEO segreta? Il 24 maggio a Rimini”, ecco un buon motivo per aprire la newsletter.

Di Sergio Gridelli

Sono nato e vivo a Savignano sul Rubicone (FC), una piccola città della Romagna attraversata dal fiume che segnò i destini di Roma. PERCHÉ LO FACCIO Ho sempre pensato che l’impronta di ciascuno di noi dipenda da un miscuglio di personalità e di tecnica. Se questi due ingredienti sono in equilibrio nasce uno stile di comunicazione unico, subito riconoscibile fra tutti gli altri. Perché in un mondo tutto marrone, una Mucca Viola si vede eccome! COME LO FACCIO Aiuto le persone a trovare le motivazioni che le rendono uniche. Non vendo il pane, vendo il lievito. COSA FACCIO Mi occupo di comunicazione aziendale e della elaborazione di contenuti per il web. Curo i profili social di aziende e professionisti. Tengo corsi sulla comunicazione interpersonale, il public speaking, il marketing digitale e su come realizzare presentazioni multimediali efficaci.

2 commenti

  1. Per un commerciale – venditore come me,
    molto molto utile questa email !!

    Attendiamo un bel corso di comunicazione
    anche dalle ns. parti Dott. Gridelli !!

    Mi raccomando se promosso via email,
    l’oggetto che sia strabiliante !! 😉

    Fabio

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