Siamo tutti creativi, basta volerlo

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lampadina disegnata su un blocco per creativi

Bambino: “Non cercare di piegare il cucchiaio. È impossibile. Cerca invece di fare l’unica cosa saggia: giungere alla verità.”
Neo: “Quale verità?”
Bambino: “Che il cucchiaio non esiste.”
Neo: “Il cucchiaio non esiste?”
Bambino: “Allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi, ma sei tu stesso!”

Nei contesti difficili l’unica soluzione possibile passa attraverso il cosiddetto pensiero creativo. È la lezione di Matrix, ovvero il cambio sistematico del punto di vista per traguardare le cose in maniera diversa rispetto a quanto siamo abituati a fare di solito. È il punto di contatto fra creatività e verità.

La creatività si può ispirare in molti modi, ma il punto vero è riuscire a scardinare tutta una serie di blocchi (e credenze) mentali che si sono sedimentati nella nostra testa.

L’educazione scolastica

L’educazione scolastica, per come è formalizzata ancora oggi, ci ha addestrato a fornire risposte univoche. Ciò va bene in un contesto sostanzialmente teorico, ma la realtà ci ha spesso posto di fronte problemi ambigui per i quali esiste più di una risposta.
Chiariamoci, nove per due fa ovviamente diciotto. Pur tuttavia, proviamo a chiedere a un bambino fresco di tabelline: “La risposta è diciotto. Qual è la domanda?”. Dopo un tempo più o meno lungo di incertezza possiamo cogliere nei suoi occhi tutta l’impreparazione della scuola sul fronte del pensiero laterale. Detto in altro modo, manca l’abitudine a considerare che non esiste, come nell’esempio appena fatto, una risposta corretta nel senso oggettivo del termine, ma più soluzioni giuste in chiave soggettiva.
Deviare dal binario del ragionamento istituzionalizzato significa riformulare il problema in altri modi per indurre a elaborare più risposte.

[bctt tweet=”Conoscere è sempre più di essere istruiti.” username=”giowile”]

La logica contro la creatività

La logica è nemica del pensiero creativo. L’antidoto sono le metafore che determinano una verità per molti versi simbolica, ma in ugual modo “vera”. La logica è spesso figlia di regole talmente fossilizzate da non venire più messe in discussione. Anzi, siamo portati a difenderle anche a fronte di prove che dimostrano l’esatto contrario. Quando “tutti” fanno una cosa è giunto il momento di domandarsi “perché?” e “perché no?”.
Il calabrone, secondo le leggi della fisica, non potrebbe volare. Ma lui non lo sa e vola lo stesso. Prendere l’abitudine di chiedersi “cosa succederebbe se…” è un buon modo per elaborare soluzioni pratiche così folli (e funzionanti) che nessuno aveva mai pensato prima.

[bctt tweet=”Creatività, significa poter fare o dire o immaginare ciò che nessuno ha ancora espresso. (V. Andreoli)” username=”giowile”]

La specializzazione del pensiero lineare

Da quando Durkheim ha teorizzato la divisione del lavoro sociale, è sopraggiunta in tempi relativamente brevi l’epoca della specializzazione estrema. Siamo diventati ingranaggi altamente abili e perfetti di un ambito molto ristretto, con lo svantaggio di perdere quasi del tutto la propensione a esplorare “all’esterno” delle nostre affidabili e rassicuranti conoscenze. Non c’è nulla di sbagliato a rimanere nella zona di comfort, ancorché di natura professionale, ma a questo punto diventa inevitabile accettare i limiti di un pensiero assolutamente lineare e autoreferenziale.
Nelle corti europee, e ancora prima presso i faraoni egiziani e gli imperatori cinesi, era consuetudine la consultazione dei vari Rigoletto di turno. Il buffone, con il suo modo di interpretare la realtà attraverso modalità fuori dalle righe (lo sberleffo, la bestemmia, il doppio senso), offriva l’occasione per interrogarsi sulle convenzioni ritenute vere solo perché socialmente radicate.

[bctt tweet=”La nostra testa è rotonda per permettere ai pensieri di cambiare direzione. (Francis Picabia)” username=”giowile”]

L’incertezza è creativa

Fa parte della natura innata degli uomini la ricerca quasi spasmodica delle certezze. Non vi è dubbio che la prevedibilità conferisca al nostro stato d’animo una buona dose di tranquillità, ma solo l’avventura nel “mondo dell’ambiguità” rappresenta la strada maestra per innovare.
Cerchiamo sicurezze per paura di sbagliare. L’errore, come non insegna la scuola, fa parte dell’apprendimento e, in seconda battuta, del miglioramento.
Prima di inventare la lampadina, si racconta che Thomas Alva Edison avesse sbagliato qualcosa come 1.800 volte. L’errore si è trasformato nella sua più forte determinazione a raggiungere il risultato.
Dopotutto, noi ci siamo mai chiesti cosa potrebbe mai accadere se sbagliamo? Il più delle volte è proprio dalle cose che vanno in maniera inattesa che scaturiscono le risposte ai problemi.

[bctt tweet=”L’unica mia certezza è il dubbio. (Roberto Gervaso)” username=”giowile”]

Vedere con la mente

Quante volte abbiamo sentito dire “io non ho fantasia”, sottintendendo così la propria mancanza di creatività. In questo modo non facciamo altro che crearci un blocco fittizio. Paradossalmente, siamo creativi solo nell’inventare i nostri limiti.
In realtà, siamo tutti degli illuminati. Dobbiamo solo abbattere le barriere che ci impediscono di vedere con la mente.

[bctt tweet=”Rendete visibile quello che, senza di voi, forse non potrebbe mai essere visto. (Robert Bresson)” username=”giowile”]

Di Sergio Gridelli

Sono nato e vivo a Savignano sul Rubicone (FC), una piccola città della Romagna attraversata dal fiume che segnò i destini di Roma. PERCHÉ LO FACCIO Ho sempre pensato che l’impronta di ciascuno di noi dipenda da un miscuglio di personalità e di tecnica. Se questi due ingredienti sono in equilibrio nasce uno stile di comunicazione unico, subito riconoscibile fra tutti gli altri. Perché in un mondo tutto marrone, una Mucca Viola si vede eccome! COME LO FACCIO Aiuto le persone a trovare le motivazioni che le rendono uniche. Non vendo il pane, vendo il lievito. COSA FACCIO Mi occupo di comunicazione aziendale e della elaborazione di contenuti per il web. Curo i profili social di aziende e professionisti. Tengo corsi sulla comunicazione interpersonale, il public speaking, il marketing digitale e su come realizzare presentazioni multimediali efficaci.

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